ORTONA – Rinviata la discussione della delibera della discordia inerente la permuta di un terreno: una decisione che porta con sè un delicato momento di riflessione per l’amministrazione a guida del sindaco Leo Castiglione.
E’ lo stesso primo cittadino che, volendo fare piena chiarezza sulla vicenda, parla di crisi di maggioranza annunciando nel contempo l’invio delle carte in procura. Un consiglio comunale che segna un grosso inciampo nella maggioranza a sei mesi dal voto.
Una riunione iniziata con l’abbandono dell’aula all’inizio della discussione del punto “Permuta di un terreno del patrimonio comunale e integrazione delle aree del parco Ciavocco con terreni di proprietà privata” di tre consiglieri di maggioranza.
Stiamo parlando di Antonio Sorgetti, Simona Rabottini del gruppo Cittadini consapevoli e di Italia Cocco che fa parte invece del Comune delle Idee che hanno rivendicato la propria libertà di pensiero.
«Nonostante i confronti sul punto restano le nostre incertezze- ha spiegato la consigliera Rabottini- Siamo leali nei confronti di questa maggioranza, a cui rinnoviamo la nostra fiducia. Abbiamo però delle perplessità e per questo preferiamo non essere presenti alla discussione».
A seguire ha preso la parola Italia Cocco: «Voglio rinnovare la fiducia verso questa amministrazione, ma non sono riuscita a chiarire alcune perplessità di natura procedimentale rispetto a questo punto».
L’opposizione ha evidenziato varie criticità: «Abbiamo sollevato dei dubbi relativamente all’istruttoria che ci appare lacunosa» ha commentato Ilario Cocciola del gruppo Solo Ortona nella testa sintetizzando il pensiero dell’intera minoranza.
La seduta è stata sospesa per ben due volte per approfondimenti e, al rientro, la stessa maggioranza ha scelto di rimandare l’approvazione su proposta dal consigliere Saul Montebruno.
«Questa amministrazione si è sempre contraddistinta per l’onestà delle proprie azioni- ha commentato il sindaco. Pertanto, considerate le gravi irregolarità rilevate dalla minoranza su atti pubblici del passato che sono parte integrante dell’istruttoria, rinviamo il punto di discussione e mandiamo tutte le carte in procura per capire se qualcuno ha commesso degli errori. Dopo il ritiro di questo stesso punto si apre una crisi di maggioranza, è giusto che questa rifletta e si chiarisca per poi riprendere le argomentazioni di natura politica».
Daniela Cesarii