ORTONA- Dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno, si rinnova anche per la stagione 2022/2023 la collaborazione tra la Compagnia dell’Alba, che dirige il Teatro Tosti, e la compagnia Amici della Ribalta di Lanciano presieduta da Ermanno Di Rocco.
Grazie a questo sodalizio il Tosti dedicherà ampio spazio al Teatro dei Dialetti un momento per riscoprire testi della nostra tradizione in lingua proposti da compagnie affermate, una formula che garantirà divertimento ma anche tante riflessioni.
Si tratta, a tutti gli effetti, di una mini stagione composta da quattro appuntamenti che prenderà l’avvio l’11 dicembre a cui è già possibile sottoscrivere un abbonamento o scegliere di acquistare singoli biglietti.
La stagione è curata dalla compagnia Amici della Ribalta.
La compagnia è nata nel 1989 anche se la sua fondazione risale al 1964 quando un gruppo di attori militava nel piccolo teatro di S. Antonio di Lanciano, una vera e propria fucina di attività teatrali e musicali. Tanti anni di attività con tournée in tutta Italia con tanti riconoscimenti e premi ricevuti nei vari concorsi nazionali. La Compagnia Amici della Ribalta promuove da anni il Festival di Teatro dialettale “Città di Lanciano, premio maschera d’oro” che è giunto alla XVIII edizione. Gli appuntamenti si terranno tutti alla domenica pomeriggio alle 17.30.
Questo il calendario:
11 dicembre
“Cara Moglia” di Mario Pupillo tratto da una raccolta di lettere di Emiliano Giancristofaro, Amici della Ribalta.
Il lavoro di Giancristofaro (Cara moglia. Lettere a casa di emigranti abruzzesi), ricco di testimonianze epistolari, ha suggerito una traccia per una storia di fantasia, che unifica e propone i denominatori comuni di tutto il fenomeno dell’emigrazione: la povertà, la sofferenza, la gelosia, i tradimenti, la solidarietà, il familismo e, a volte, le sudate piccole conquiste, pagate con costi altissimi.
22 gennaio
“Vite mandì ‘sta cann canne mandì’ ‘sta vite” di Giancarlo Verdecchia, Compagnia Atriana
La storia è ambientata negli anni 80, in una casa di una famiglia abruzzese molto sui generis, nella quale, la prima cosa che è stata bandita è la parola lavoro, ma più che la parola lavoro soprattutto la voglia stessadi lavorare
12 febbraio
“Zi’ Nicole” di Germano Benincaso, Amici dell’Arte
Il testo, divertentissimo e ricco di numerosi colpi di scena, racconta uno spaccato di vita popolare degli anni ’50. Al centro della vicenda la famiglia Matone la quale vive in condizioni economiche a dir poco disastrose, con numerosi debiti e ingiunzioni di pagamento
12 marzo
Il sindaco del rione sanità di Eduardo De Filippo, Compagnia La Luna Nuova.
Il “sindaco” del rione Sanità è Antonio Barracano, il quale, con l’aiuto dell’amico medico Fabio Della Ragione, si avvale del suo carisma per amministrare la giustizia secondo suoi personali criteri, al di fuori dello Stato e al di sopra delle parti. Nel tentativo di sedare un conflitto tra padre e figlio, il “sindaco” viene dal primo ferito a morte. Pur se sfiduciato dopo 35 anni di collaborazione, Antonio chiede nuovamente aiuto all’amico medico e, per evitare vendette, predispone che il delitto venga occultato e la sua morte dichiarata “per causa naturale”. Difronte ad ulteriori prove di ingratitudine e di violenza, Fabio Della Ragione dovrà scegliere se denunciare la verità o tentare l’ennesima riconciliazione.
Abbonamenti e biglietti al botteghino del Teatro Tosti aperto il martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 18.00 alle 20.00 e il giovedì dalle 10.30 alle 13.00 oppure on line sul circuito Ciaoticket.
Info allo 0854212125.
Daniela Cesarii