Sulmona- Compie 107 anni e festeggia con un video sul social Tik Tok, dove prosegue continua le sue lezioni e dispensa pillole di saggezza.
Giuseppina Patriarca di Sulmona, conosciuta da tutti come la nonna della città, per il suo compleanno ha ricevuto l’omaggio del presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri: una targa consegnatale dalla consigliera regionale Marianna Scoccia.
Nonna Giusy, ha ricevuto la targa, affermando con lucidità e fierezza «Non ho fatto nulla per meritarmi tutto questo, sono solo una misera creatura» dopo aver ascoltato Scoccia che le ha letto quanto scritto sul regalo. «I migliori auguri ad una donna forte e determinata, esempio di vita, forza e passione» si legge nella targa che la consigliera regionale ha consegnato all’ex maestra nella sua abitazione.
Nata a Montorio al Vomano, in provincia di Teramo, il 6 novembre 1915, Giuseppina si è trasferita all’Aquila all’età di due anni con si suoi genitori.
Poi il tremendo sisma del 2009 ha obbligato Giuseppina a trasferirsi a Sulmona, a casa di una pronipote che l’ha accolta con sé e con la quale vive attualmente.
Nonostante l’età ultracentenaria e le inevitabili difficoltà che ha dovuto sopportare dopo la tragica vicenda del terremoto, Giuseppina è ancora una donna vivace, lucida ed estremamente dinamica.
Racconta, Giuseppina, di aver conseguito il diploma magistrale che, all’epoca, specie per una donna, era davvero un fatto straordinario e di aver insegnato in alcune scuole della provincia dell’Aquila per poi, per 35 anni, insegnare nel Convitto nazionale del capoluogo.
Rimasta vedova già da alcuni anni non ha figli ma due nipoti, figli della sorella, e cinque pronipoti.
E’ una donna che racconta della sua fede incrollabile e del suo essersi affidata a Padre Pio di cui è una “figlia spirituale”. Questo il segreto della sua longevità, confida: «Forza d’animo che arriva da una grande fede e dal mai trascurato esercizio mentale e fisico».
A festeggiare i 107 anni di Giuseppina la sua famiglia e ex alunni che non hanno voluto far mancare il loro affetto.