ORTONA – Ennesimo incidente sul lavoro in regione. La tragedia si è consumata intorno alle ore 09.00 di questa mattina in porto. La vittima è un operaio filippino di 41 anni, M. C. P. che lavorava a bordo di un galleggiante ormeggiato lungo la banchina di Riva nuova.
Il mezzo su cui è avvenuta la tragedia è il Micourier 2, un galleggiante con porto base nel sorgitore di Ortona, solitamente impiegato come supporto alle piattaforme. L’area è stata sequestrata.
Secondo la ricostruzione della Capitaneria di porto l’incidente fatale sarebbe avvenuto mentre a bordo erano in corso le operazioni di trasbordo del carico e sarebbe accaduto per via del cedimento strutturale dell’imbragatura che ha portato alla caduta del materiale che era all’interno della stessa.

«Il marittimo- si legge in una nota della Capitaneria di porto – è stato violentemente colpito alla testa dalle fasce dell’imbragatura e dal materiale caduto, ed è successivamente stato sbalzato in acqua.
Il malcapitato, che è stato recuperato dall’acqua dai suoi colleghi, era ancora in vita all’arrivo del 118, e il trasferimento verso il pronto soccorso dell’ospedale di Pescara, effettuato in elicottero, lasciava qualche barlume di speranza. Purtroppo però alle 11.30 circa è arrivata la notizia del suo decesso».
L’uomo ha riportato un evidente trauma cranico e altri traumi che si sono purtroppo rivelati essere fatali.
Sul posto il personale della Capitaneria di porto e del servizio SPSAL della ASL, cui il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Chieti ha delegato le indagini volte a ricostruire cause e responsabilità, disponendo il sequestro dell’area e delle dotazioni di bordo presenti nello spazio dell’infortunio.
Dell’accaduto sono state avvisate le competenti autorità filippine presenti sul territorio italiano.
La società per cui lavorava l’uomo, la Micoperi, è leader nell’offshore e famosa in tutto il mondo per la brillante operazione di recupero della nave Concordia.
L’autorità di sistema portuale ha espresso, in una nota a firma del presidente Vincenzo Garofalo, le condoglianze alla famiglia del lavoratore. «Sulla dinamica di quanto accaduto è stata aperta un’inchiesta. Esprimiamo, come Autorità di sistema portuale, la vicinanza ai suoi cari e a tutta la comunità portuale dello scalo».
Daniela Cesarii