Sono 216 milioni di euro i fondi che arrivano in Abruzzo per la sanità grazie al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Con i dati dell’accordo sottoscritto tra Regione e Ministero della Salute (CIS) alla mano, la fondazione Openpolis traccia un bilancio.
Innanzitutto, lo ricordiamo, i CIS sono uno strumento di programmazione negoziata necessario per garantire il coordinamento tra i diversi livelli istituzionali coinvolti. In parole povere, le regioni hanno individuato gli interventi da finanziare concordandole con l’amministrazione centrale responsabile delle risorse.
Come prima cosa, Openpolis ricorda gli investimenti previsti.
La voce principale, che per l’Abruzzo vale circa 59 milioni di euro, riguarda la costruzione delle cosiddette case della comunità, vale a dire strutture che dovrebbero diventare il punto di riferimento a livello territoriale per l’erogazione di tutti quei servizi per cui non è necessario recarsi in ospedale (radiografie, analisi del sangue, etc), con particolare attenzione per la cura dei malati cronici.
Il secondo investimento più significativo riguarda invece la messa in sicurezza degli ospedali, soprattutto in chiave antisismica. Per questa misura sono stanziati circa 54,7 milioni.
Seguono poi la digitalizzazione dei dipartimenti di emergenza-urgenza e accettazione – Dea (38 milioni), l’acquisto di apparecchiature (31 milioni), la costruzione di ospedali di comunità (26,2 milioni), che dovrebbero rappresentare un anello di congiunzione tra le case della comunità e gli ospedali veri e propri e la realizzazione di centrali operative territoriali (4,4 milioni).
Per quanto riguarda la distribuzione dei fondi di città in città, al primo posto c’è L’Aquila (30,8 milioni di euro) seguita da Pescara (26,7 milioni), Chieti (25,1 milioni) e Teramo (22,1 milioni). Il primo comune non capoluogo per risorse assegnate è quello di Sulmona con circa 14,3 milioni.
“Non sono molti i comuni della regione che si spartiscono tali risorse. Parliamo di 49 centri sui 305 totali. C’è una cospicua fascia di territorio che rimane esclusa da questi investimenti, principalmente ricadente nelle aree interne appenniniche”, la denuncia della fondazione.
“Vi sono anche altri investimenti per cui invece la distribuzione sui diversi territori non è nota. – ha continuato Openpolis – Si tratta in particolare delle risorse per il rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione (793mila euro). A queste risorse si aggiungono altri 2,4 milioni di euro per lo sviluppo delle competenze tecniche-professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario”.
Gli interventi per cui è nota la ripartizione territoriale sono 179. Il singolo investimento più rilevante riguarda la digitalizzazione del dipartimento emergenza e accettazione (Dea) del comune di Pescara (13 milioni). Nello stesso ambito, altri investimenti significativi riguarderanno l’ospedale Mazzini di Teramo e l’ospedale Santo Spirito di Pescara a cui andranno rispettivamente 6,8 e 6,2 milioni circa. Sono poi previsti altri 6 interventi in questo ambito che interesseranno i comuni dell’Aquila, Lanciano, Chieti, Vasto, Sulmona e Avezzano.
La lista di interventi sintetizzata da Openpolis continua.
Complessivamente gli interventi previsti nell’ambito della messa in sicurezza sono 15 ma gli ospedali che ne beneficeranno sono in realtà 6: l’ospedale Mazzini di Teramo, il San Salvatore di Pescara, l’ospedale e il presidio ospedaliero ss. Annunziata rispettivamente di Chieti e Sulmona o il Po ss. Trinità dei popoli di Popoli (Pescara).
Per quanto riguarda invece la medicina del territorio, gli interventi complessivi prevedono la realizzazione di 40 case della comunità, 13 centrali operative territoriali (a cui si aggiungono due investimenti attribuiti direttamente alla regione Abruzzo per un totale di circa 2,2 milioni ma di cui non è possibile conoscere la destinazione territoriale) e 11 ospedali di comunità.
Gli interventi più consistenti riguardano la costruzione di due ospedali di comunità, rispettivamente a Teramo (4 milioni circa) e Chieti (3,9 milioni). Il terzo intervento più oneroso invece riguarda la costruzione della casa della comunità di Roseto degli Abruzzi (3,8 milioni).
Infine 25 tra ospedali e presidi ospedalieri saranno interessati dal finanziamento per l’acquisto di nuovi macchinari. La struttura che riceverà più fondi è l’ospedale Santo Spirito di Pescara a cui andranno circa 6,8 milioni di euro per l’acquisto di ectomografi, mammografi, sistemi radiologici fissi e altro ancora.
Beatrice Tomassi