Continuano le difficoltà all’ ospedale “G. Bernabeo”: si tratta di problematiche che non consentono alla struttura di lavorare al massimo delle proprie potenzialità.
Per questo, dopo l’appello rivolto alla direzione della Asl Lanciano Vasto Chieti nel mese di luglio, il primo cittadino, Leo Castiglione, torna di nuovo a chiedere un rapido intervento risolutivo.
«Le nostre preoccupazioni in merito allo spostamento del servizio Ufa – spiega il sindaco in una nota – si sono rilevate essere fondate. L’unità di preparazione farmaci antiblastici, servizio importantissimo a sostegno delle attività di senologia e oncologia del percorso donna e che tra l’altro fornisce i preparati anche ai pazienti trattati all’ospedale di Vasto è stato trasferito a Chieti, prima adducendo la mancanza di personale e successivamente per questioni tecniche».
Per Castiglione non è possibile giustificare questa decisione ritenuta “incomprensibile” che «penalizza oltre modo i pazienti, già fortemente provati, costretti a recarsi più volte in ospedale non potendo più effettuare nella stessa giornata analisi e terapia oltre a creare problemi nell’organizzazione del personale infermieristico e medico». L’oncologia, prosegue il sindaco, attende inoltre da tempo l’inserimento di un nuovo oncologo, come previsto dalla direzione generale, ma al momento non è stato ancora assegnato a Ortona tanto che da lunedì non potranno più essere presi in carico nuovi pazienti per patologie mammarie e neanche nuovi pazienti affetti da altre patologie oncologiche. Ma non è tutto visto che il centro di procreazione medicalmente assistita del prof. Gian Mario Tiboni da tempo ha fatto richiesta per avere un secondo biologo per far fronte alla crescente richiesta delle pazienti ma è ancora in attesa.
Daniela Cesarii