Minuti, o meglio ore emozionanti ieri a L’Aquila con il Corteo della Bolla, primo momento saliente della Perdonanza Celestiniana 2022.
La 728esima edizione, una edizione speciale grazie, certamente, alla visita pastorale di Papa Francesco che eccezionalmente aprirà la Porta Santa il prossimo 28 agosto.
Torniamo al corteo, che quest’anno ha percorso nuovamente le vie del centro storico, diversamente dagli ultimi due anni, in cui il corteo si è svolto in maniera statica in modo da limitare i contagi da Coronavirus.
Lo stupore degli spettatori che si rinnova ogni anno; la trepidazione dei figuranti, chiamati a rivestire un ruolo importante per la città. È fatta di queste emozioni l’aria che si è respirata mentre il corteo sfilava. Corteo che, lo ricordiamo, è partito da Palazzo Fibbioni, sede del Comune, ed è arrivato davanti la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, luogo identitario per L’Aquila e simbolo indiscusso della Perdonanza.
Quest’anno i tre figuranti principali rappresentano il tema dell’accoglienza: la Dama della Bolla, Kawsar Abulfazil, viene dall’Afghanistan; il Giovin Signore, Shihong Fu, dalla Cina e la Dama del Perdono, Adriana Carolina Pinate, dal Venezuela.
Ad accompagnarli nel corteo il Gonfalone della Regione Abruzzo e quello della Provincia dell’Aquila, le forze dell’ordine, le rappresentanze dei comuni della provincia, della ASL, dell’università, dell’accademia di belle arti, del conservatorio. Non sono mancati poi gli sbandieratori, con i loro tamburi ed i loro spettacoli.
Ed ecco, in tardo pomeriggio, l’arrivo del corteo sul prato di Collemaggio. Qui, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha letto il contenuto della Bolla del Perdono di Celestino V. Un messaggio di pace, perdono e misericordia.
Personalità civili e religiose si sono susseguite sul palco allestito appositamente per la Perdonanza davanti la Basilica, il cosiddetto palco del Perdono.
Infine, l’accensione del Tripode della Pace con il Fuoco del Morrone, momento che di fatto inaugura la 728esima Perdonanza Celestiniana. E sempre parlando di accoglienza, vale la pena sottolineare come l’ultimo tedoforo a portare il Fuoco sia stato un membro della nazionale ucraina di ciclismo, ospitata a L’Aquila dopo lo scoppio della guerra.
È così che inizia la Perdonanza Celestiniana 2022.
Beatrice Tomassi