Anche la gradinata antistante la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio è pronta. Un’opera, finanziata con un milione di euro a valere sulle risorse del Fondo complementare al Pnrr per le aree colpite dal sisma 2009 e 2016/17 ottenute dall’amministrazione.
Circa 500 le sedute realizzate al termine degli interventi condotti attraverso il ricorso a tecniche di ingegneria naturalistica e l’impiego di materiali, come legno e pietra, in grado di armonizzarli con il contesto architettonico e ambientale esistente. A settembre, inoltre, sarà completata la pavimentazione con sampietrini e porfido che verranno posizionati sull’intero tratto di Viale Escrivà, in sostituzione dell’asfalto provvisorio esistente.
Fino al 28 agosto prossimo, però, la gradinata non sarà fruibile: saranno, infatti, mantenute le reti di protezione e sicurezza, per mantenere la gradinata in ordine, pulita e al riparo da eventuali atti vandalici.
Solo al termine dell’apertura della Porta Santa da parte di Papa Francesco la gradinata sarà resa fruibile per la comunità.
“Un’operazione, la prima tra quelle finanziate con il Fondo complementare, conclusa in tempo record e che ha consentito, grazie alla preziosa collaborazione con la Soprintendenza, di riscoprire un tratto di muro storico che è stato opportunamente valorizzato al pari dell’intera area, ora a servizio di cittadini e turisti”. Sono le parole del sindaco del capoluogo, Pierluigi Biondi, e del vice sindaco, Raffaele Daniele.
“Il nostro ringraziamento – hanno continuato – va a dirigenti e funzionari comunali, tecnici, maestranze e professionisti che in un mese e mezzo hanno lavorato senza sosta per restituire alla città un nuovo spazio urbano che impreziosisce uno dei luoghi del cuore e identitari della nostra terra”.
“L’intervento di riqualificazione del declivio che fronteggia la Porta Santa della Basilica di Collemaggio, realizzato secondo i dettami dell’ingegneria naturalistica ricorrendo a materiali compatibili con il contesto ambientale, ha permesso di restituire alla comunità uno spazio pubblico che, dopo le celebrazioni della Perdonanza, rimarrà a disposizione dei cittadini, come luogo di incontro, riposo, e riflessione. – ha affermato la Soprintendente architetto Cristina Collettini – Nonostante i tempi strettissimi, la Soprintendenza ha svolto le attività di sorveglianza di competenza, e grazie alle indagini di archeologia preventiva si è avuta occasione di approfondire le conoscenze relative agli insediamenti che storicamente hanno interessato l’area dove sorge il complesso di Collemaggio; il progetto iniziale è stato quindi adeguato ai ritrovamenti. La città si arricchisce così di un nuovo luogo di socialità, in cui la conservazione filologica degli elementi murari che anticamente cingevano le aree agricole su cui fu costruito l’ex Ospedale Psichiatrico dialoga con una reinterpretazione in chiave moderna dello spazio pubblico”.
Beatrice Tomassi