Colle Moro torna a parlare al territorio con uno speciale convegno allestito in una delle più belle e rappresentative location della costa abruzzese: il celeberrimo Trabocco Turchino, a San Vito Chietino.
A moderare l’evento che si è tenuto giovedì 28 luglio è stato il giornalista e food blogger Gianluca Marchesani. Un incontro rivolto agli amministratori e stakeholders locali, per offrire un’occasione di dialogo sul mondo del vino abruzzese e riflettere su nuove prospettive e progetti di valorizzazione territoriale.
L’evento, fortemente voluto dal Presidente della cantina Marco Staniscia, è stato un importante momento di confronto con i rappresentanti del territorio per capire verso quale direzione sta andando il settore vitivinicolo ed enoturistico regionale nonchè portare all’attenzione di molti le ultime azioni messe in campo dalla storica cooperativa frisana.
Una cantina che parla d’Abruzzo, con alle spalle ben 60 vendemmie, un compleanno festeggiato lo scorso anno in occasione del sessantesimo anniversario dalla sua costituzione: 1961-2021. Sessanta anni trascorsi a prendersi cura delle viti che resistono tra i monti, le colline e il mare d’Abruzzo, che hanno generato uno speciale Montepulciano d’Abruzzo DOP 2020 e un Bianco Terre di Chieti IGP 2020 creati ad hoc e firmati dall’enologo Vincenzo Marchioli. Due nuovi vini che portano il nome Sessantesimo, realizzati con le migliori uve dei soci e racchiusi in uno speciale cofanetto commemorativo, che si contraddistinguono per la differenza cromatica del loro colore e delle loro etichette: una nera, associata alla notte e all’elemento della luna e l’altra bianca associata al giorno e all’elemento del sole. A caratterizzare l’esclusivo layout del packaging sono anche alcuni elementi rappresentativi dell’Abruzzo che mirano ad esaltare il forte rapporto che essa ha con il proprio territorio. Si tratta di una linea celebrativa di bottiglie, prodotte in tiratura limitata, che rappresentano un emozionante “sorso di storia” della cantina Colle Moro. Due vini portatori di un messaggio speciale riportato sulle retro etichette: “Solo chi sogna può volare”, perché imparare a volare significa avere dei sogni, crederci e realizzarli.
È questo l’originale leitmotiv che identifica la nuova filosofia di Colle Moro, ispirata a rispettare la propria eredità guardando al futuro. Un messaggio di speranza e determinazione che proietta la cooperativa verso nuovi traguardi, pur mantenendo quella familiarità che si è guadagnata nel tempo. Un claim svelato nella campagna affissioni on air in questi giorni nella provincia di Chieti e Pescara affiancato dal restyling del logo. Colle Moro cambia volto e lo fa rendendo omaggio al marchio originale, reinterpretandolo in chiave moderna.
Il monogramma dorato, dallo stile classico ed elegante è costituito dalle iniziali aziendali C e M che incorniciano gli elementi caratteristici del territorio, come i monti e le colline che da sempre proteggono i suoi preziosi vigneti. Ad arricchire la nuova identità visiva sono il simbolo della corona, segno di continuità con la propria storia e la data di fondazione, 1961.
Un nuovo brand, lanciato nei giorni scorsi sui social, che mira a rinfrescare l’immagine aziendale custodendone appieno la sua anima e che vuole rievocare, attraverso le linee della terra, la vocazione contadina per esaltarne i valori fondanti e cooperativi.
Il dibattito è stato seguito dalla presentazione e degustazione della nuova linea di vini celebrativi Sessantesimo di Colle Moro e light dinner a cura del Ristorante Caldora Punta Vallevò.