ORTONA- Come da previsioni il vice sindaco uscente, Vincenzo Polidori, è il nuovo presidente del consiglio.
Polidori è stato eletto con la maggioranza dei voti nel consiglio comunale di insediamento svoltosi sabato mattina nella suggestiva cornice del Teatro Tosti. Il consiglio comunale è iniziato con il ricordo del consigliere Claudio Piccinini, scomparso improvvisamente una settimana fa, e che avrebbe dovuto presiedere la massima assise civica in qualità di consigliere anziano, ruolo ricoperto da Saul Montebruno.
Castiglione nel suo discorso ha sottolineato la volontà di proseguire nel solco da lui tracciato come cittadino partecipe e attento nella vita ortonese. A Piccinini è subentrata la giovane consigliere Desiree Ferraioli prima dei non eletti della lista La città ideale. «Cinque anni fa – ha detto il sindaco – abbiamo proposto un cambio di passo per passare dall’ordinario allo straordinario. I cittadini ci hanno dato nuova fiducia e noi continueremo questo lavoro mettendo sempre al centro la cura del cittadino e la valorizzazione del territorio».
Polidori, come nelle previsioni, è stato eletto mentre è stata bocciata la proposta della minoranza che ha invece indicato il nome del candidato a sindaco, Ilario Cocciola, che ha già ricoperto il ruolo in passato e anche per riconoscere il giusto ruolo ad un’opposizione sconfitta per poco più di 200 voti. Cocciola ha ottenuto però solo i sei voti dei consiglieri della minoranza. Polidori, dal canto suo, si è detto onorato del prestigioso incarico che arriva dopo 10 anni da consigliere e 5 da assessore auspicando che l’assise torni a riunirsi sempre in presenza e che ci sia la massima partecipazione dei cittadini organo di controllo dei lavori.
Da parte del centro destra la promessa di un’ opposizione senza sconti: «consapevoli che la maggioranza dei cittadini non si riconosce nella giunta Castiglione e merita rappresentanza» spiega il capogruppo Angelo Di Nardo di Fratelli d’Italia in una nota. «Sarà un’opposizione comunque leale e costruttiva-continua Di Nardo- che ci porterà ad appoggiare progetti nell’interesse della città e dei cittadini, ma che ci imporrà di vigilare, denunciare e contrastare l’immobilismo sperimentato nei cinque anni passati».
Daniela Cesarii