ORTONA – Vicenda dei due disabili picchiati: ai tre uomini denunciati per lesioni personali, aggravate da futili motivi, è stato applicato anche il Daspo urbano noto anche come “Daspo Willy”.
Alcuni mesi fa, tre uomini, due fratelli di 16 e 18 anni e uno zio di 56 anni, hanno percosso, per futili motivi, due avventori, di 33 e 43 anni, di un bar di via Monte Maiella, infierendo su di loro, con calci, schiaffi e pugni, nonostante fossero entrambi disabili, allontanandosi subito dopo. Sul posto, sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Ortona che, dopo un’approfondita attività d’indagine, servendosi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e delle testimonianze, hanno identificato e denunciato, alle competenti Procure della Repubblica, quella dell’Aquila per il minorenne e di Chieti per l’adulto, gli autori dell’aggressione.
Da tale attività d’indagine, al termine di un’accurata istruttoria svolta dalla Divisione polizia anticrimine, il questore della provincia di Chieti, Francesco De Cicco, per frenare la pericolosità sociale degli aggressori ha emesso nei loro confronti il provvedimento di divieto di accesso negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico intrattenimento per due anni esteso all’intera provincia nei confronti dello zio, mentre nei confronti degli altri due, tale provvedimento riguarda diversi locali del centro città.
La misura di prevenzione è stata introdotta con il D.L. 130/2020, di seguito al tragico episodio della cosiddetta “movida violenta” avvenuto a Colleferro (Roma) a settembre del 2020, nel corso del quale mori il giovane Willy Monteiro Duarte e si prefigge di frenare la pericolosità sociale di persone che sono state condannate o denunciate per reati contro la persona e/o il patrimonio e che comunque si sono resi responsabili di risse o altri gravi fatti presso esercizi pubblici.
La violazione a tale divieto è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 8 mila a 20 mila euro.
Daniela Cesarii