“Notre Dame de Paris è l’essenza delle arti, le musiche di Riccardo Cocciante rendono lo spettacolo unico, regalando bellezza universale”
La storia di Esmeralda e Quasimodo ha stupito milioni di spettatori in tutto il mondo e lo ha fatto anche nella tre giorni di Lanciano che si è conclusa ieri sera. 4000 mila presenze a spettacolo con un picco di spettatori sabato. 12 mila persone che hanno affollato il Parco Villa delle Rose a Lanciano che è stato decretato essere, dopo l’esperimento delle feste di Settembre 2021, l’arena delle arti e dello spettacolo.
Il fascino di un’opera che non finirà mai di emozionare, raccontando il mondo moderno attraverso una storia di tempi passati. L’eternità dell’amore risuona potente nelle musiche, nei passi e nelle coreografie, nelle parole e nelle azioni dei protagonisti, colmando gli occhi dello spettatore di meraviglia per uno show che si fa amare ogni volta di più. Ballerini superlativi, veri acrobati che riescono a volteggiare sulle pareti delle scenografie con leggerezza e allo stesso tempo forza.
E poi un magistrale adattamento del romanzo scritto da Victor Hugo, ad opera di Luc Plamondon e di Pasquale Panella, diretto dal sapiente regista Gilles Maheu, si affianca alle coreografie e ai movimenti di scena ideati da Martino Müller. I costumi sono di Fred Sathal e le scene di Christian Ratz. Un team di artisti di primo livello che ha reso quest’opera un assoluto capolavoro.
Lanciano ha saputo dare a questo vero e proprio capolavoro senza tempo, con il suo cast originale riunitosi dopo 20 anni, in uno spazio all’altezza. Le polemiche dei mesi scorsi, il campo di calcio smantellato, l’anello dell’ippodromo preferito a una pista ciclopedonale in cemento, sembrano in questi giorni svanite di fronte alla bellezza dell’arte.
Sono tutti in accordo e tutti, maggioranza e opposizione, e tutti vogliono i meriti di questa mirabile scelta. Chi ha avviato l’opera e chi l’ha conclusa. Forse, comprese finalmente le potenzialità, sarebbe giusto capire come concludere a meglio i lavori, come migliorarne ancora di più gli spazi. Lo spazio eventi è di certo concluso, ora bisognerebbe concentrarsi sulla zona verde, sulla piantumazione di arbusti, che farebbero di Parco Villa delle Rose un polmone verde al centro della città.
Lanciano in queste sere brulicava di persone, i locali erano pieni e il corso era invaso da famiglie e giovani come da tempo non si vedeva.
Da fine agosto il Parco tornerà a vestire i panni della “Piana delle Fiere” del medioevo. Il mercato internazionale del Mastrogiurato si svolgerà infatti proprio nel parco e si potrà assistere a spettacoli a tema da tutta Europa con tanto di accampamento militare ungherese.
Con queste serate l’arte, per una volta, ha vinto ed ha saputo mettere d’accordo tutti. Il solco è stato tracciato, ora andrà percorso.