Si mostra la città, e lo fa in tutta la sua maestosità nel chiostro di Palazzo dell’Emiciclo, l’opera Rebirth-Rinascita, donata alla città dell’Aquila dall’Ente Mostra Artigianato Artistico Abruzzese di Guardiagrele.
Un monumento alto 5 metri, composto da tre materie prime: alla base ci sono delle lastre di pietra grezza, sempre più lavorate man mano che si sale verso l’alto; poi ci sono le ceramiche, connotate da colori vivaci e sgargianti; infine, il metallo. Il tutto progettato dall’architetto Angelo Bucci e realizzato dagli artigiani Franco Aceto, Giuseppe Liberati, Geor Reinking, Arttu Halkosari, Carmen Maaleki e Dagyong Liu.
Un’opera che con la sua forma ascendente vuole ricordare le vittime del terremoto del 2009 e, allo stesso tempo, guardare al futuro.

Ebbene, scopriamo meglio il simbolismo che si cela dietro questo monumento: le lastre di pietra, dalla più alla meno grezza, rappresentano il lavoro e lo sforzo dell’uomo che, con le sue mani, trasforma gli elementi della natura; le ceramiche, invece, rappresentano uno slancio culturale, la ricostruzione e la ripresa dopo gli anni bui del sisma; con il metallo che si slancia verso l’alto si guarda verso l’infinità dell’evoluzione.
Un lavoro iniziato nel 2018, una struttura che segue la regola della spirale aurea, molto ricorrente in natura, ora collocata tra il tunnel di accesso all’aula consiliare “Sandro Spagnoli” e l’ingresso esterno della Sala Ipogea.
A svelare la targa apposta sull’opera, con i nomi degli artisti che hanno lavorato alla sua realizzazione, è stato il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri.
“Il monumento mantiene viva la memoria delle vittime del terribile sisma del 6 aprile 2009 che ha colpito il Capoluogo abruzzese – ha detto – e allo stesso tempo evidenziare la rinascita della città dell’Aquila. L’opera è realizzata con materie prime e tecniche abruzzesi, testimonianza di una tradizione artistica e artigianale fortemente viva nelle nostre terre“.
Beatrice Tomassi